

Nel 2017 ho cominciato a proporre laboratori per chi credeva di “non saper disegnare”.
Da lì è nato il progetto del “**Disegno Brutto**: un approccio radicale e liberatorio, un’esperienza leggera e sorprendente.
Un laboratorio di gruppo in cui non servono competenze artistiche, ma solo la voglia di lasciarsi andare che restituisce al disegno il suo ruolo originario — quello di strumento di pensiero, di ascolto e di scoperta.
Si parte da uno scarabocchio.
Da lì, poco alla volta, si crea un clima di libertà, ascolto e risate.
Disegnare “male”, senza preoccuparsi del risultato, permette alle persone di abbassare le difese,superare il giudizio e guardarsi con occhi nuovi.
Il laboratorio diventa così un modo per **ritrovare leggerezza**, rompere gli schemi abituali e costruire **relazioni più autentiche** tra i partecipanti.
**Nessuna aspettativa. Solo fogli, segni, stupore e connessione.**
Negli anni sono nati due libri, decine di workshop, una community.
Attraverso corsi, workshop, laboratori e scrittura, il Disegno Brutto invita a usare il segno in modo sia istintivo che simbolico, facilitando una conoscenza più profonda, personale e intuitiva.
Le persone vengono poste davanti alle loro incertezze e alle loro presunte incapacità, aiutandole a superarle in un modo creativo e laterale, proponendo un modo diverso di affrontarle. Il Disegno Brutto è un vero e proprio percorso filosofico che guida le persone attraverso un sentiero di dubbi e di sfide, capaci di generare una nuova visione del mondo.

February 15, 2017